11.3.06

Pasticceri



Dolcissimo e geniale questo Pasticceri, fantastico antidoto agli spettacoli con chef che s’improvvisano attori e attori che s’improvvisano chef. Leonardo Capuano e Roberto Abbiati hanno trasformato il palcoscenico in un laboratorio di pasticceria, vero, e si muovono con grazia tra planetarie e bilance, sac-à-poche e fruste, frullando ragionamenti a suon di musica e montando albumi a neve. Sono fratelli gemelli che più diversi non si può. Il primo parla sciolto, fa un po’ lo spaccone ma ha il cuore così tenero che non vorrebbe mai separarsi dai suoi pan di spagna. L’altro è goffo, balbetta, e arriva sempre “dopo”, ma se non ci fosse lui a pagare le bollette… Leonardo ha la lacrima facile, si commuove davanti ai bigné così nudi e fragili, li bacia uno ad uno dopo averli riempiti di crema. “Vestimeli bene, come la notte – dice al fratello – e in quel profiterole tienili più vicini, che si facciano compagnia”. I Pasticceri profumano di dolci e ascoltano la radio – musica, tanta musica da Sweet Home Alabama ad Alan Sorrenti – con l’orologio che è fermo alle quattro del mattino, mai un giorno di vacanza, bianchi come la farina, di abiti e di pelle. Nella notte (e sul palcoscenico) prendono forma torte alla frutta e diplomatici, gianduia e charlotte, meringa e torta russa, pensieri e poesie. Uno le scrive e l’altro le recita, ispirandosi al Cyrano, per scoprire alla fine che la donna per cui entrambi sospirano è la stessa. Tutto è pronto per quando si alzerà la saracinesca del laboratorio e Rossana finalmente arriverà. Il sipario cala sulla tavola imbandita ma non è finita qui. Dopo gli applausi Leonardo e Roberto affidano i dolci agli spettatori perché li portino nel foyer, dove saranno divisi tra i grandi e i piccini che si guadagnano pure l’ultimo mestolo di crema al cioccolato. Pasticceri va in scena ancora stasera a Cecina, al Teatro De Filippo e martedì 14 marzo a Carrara, al Teatro degli Animosi. La tournée continua. Non lasciatevelo sfuggire e portateci i bambini.

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